Alcuni settori industriali sono fortemente basati sulla produzione e sull’utilizzo dell’informazione. Tra questi il settore bancario rappresenta l’infomediario per eccellenza. Alcuni autori definiscono la banca come una software house specializzata nel valutazione delle informazioni.
Certamente l’impatto delle nuove tecnologie sarà molto intenso e improvviso e investirà anche la relazione tra cliente e investitori.
I big data permetteranno una valutazione più analitica dei comportamenti degli investitori e dei clienti. Inoltre, un settore che vive di contratti non può che risentire dell’avvento degli smart contracts.
In pratica, l’intero panorama finanziario è in via di drammatica ridefinizione.
Riusciremo a guidare questo cambiamento epocale in modo che sia utile per i clienti, evitando la creazione di nuove forme di concentrazione della ricchezza? Quali competenze saranno necessarie agli autori di questo cambiamento? Esistono dei criteri di riferimento per lo sviluppo economico e sociale che prescindono dal tipo di tecnologia applicata?